Plastikfrei Leben, la Lotta contro la Plastica in Germania

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Secondo un recente sondaggio l’84% dei Tedeschi vorrebbe drasticamente ridurre il consumo di plastica mentre il 64% sarebbe disposto a pagare anche di più, pur di acquistare prodotti senza imballaggi di plastica.

Il consumo delle sole buste di plastica in Germania è elevatissimo: ben 6,1 miliardi all’anno. Un materiale dannoso come pochi per l’ambiente, che ha bisogno di almeno 500 anni per essere smaltito e che provoca la morte di troppe creature marine che scambiano la plastica per cibo.

La nostra piccola famiglia (2 adulti e una bimba di 4 anni) produce in un mese almeno 4 sacchi di rifiuti tra plastica e tetrapack.

Ogni volta che torno a casa dal supermercato mi viene una crisi di nervi a vedere tutta quella spazzatura. Perciò tra i buoni propositi per il 2019, mi sono prefissata quello di ridurre in maniera drastica la produzione di rifiuti da imballaggi.

I SUPERMERCATI HANNO DICHIARATO GUERRA ALLA PLASTICA

plasticaAlcune catene di supermercati hanno deciso di bandire le buste di plastica.

Alla cassa sarà possibile acquistare solo buste di carta, di cotone, di juta, box di cartone o eccezionalmente buste di plastica robuste e stabili, praticamente indistruttibili, da utilizzare per anni prima che si rompano.

Inoltre in Germania è possibile da sempre acquistare la frutta e la verdura sfuse, senza che nessuno obblighi il consumatore a mettere un cavolfiore o una testa d’aglio in una busta.

La merce nella maggior parte dei supermercati viene pesata direttamente alla cassa e non al banco frutta. Ai supermercati non interessa se il consumatore finale mette le banane o le mele nel carrello senza busta!

E nemmeno fanno storie se si riutilizzano buste vecchie, reduci di precedenti acquisti.

RISPARMIARE PLASTICA AL BANCONE SALUMI E FORMAGGI

plasticaMolto più problematico per i supermercati è risparmiare plastica al bancone dei salumi e dei formaggi. Anche questi infatti vengono venduti avvolti in carta rivestita internamente da una pellicola trasparente.

Ma anche in questo caso le soluzioni non mancano. La cosa più importante è vendere comunque un prodotto sicuro e non contaminato da batteri, onde evitare querele da parte dei consumatori.

Una soluzione consiste nel mettere a disposizione dei consumatori dei contenitori di plastica robusti sterilizzati.

Il consumatore finale ne prende un certo numero, paga una cauzione e può far riporre lì dentro salumi e formaggi.

La volta successiva restituisce i contenitori usati ottenendo indietro la cauzione mentre il supermercato si fa carico di lavare e sterilizzare i contenitori e di metterli nuovamente a disposizione.

Una bella idea, ma con un elevato consumo energetico. Un’altra soluzione è quella di permettere ai consumatori di portare i loro contenitori da casa, anche se non sterilizzati.

Questi vengono disposti già aperti su un vassoio appoggiato sul bancone, il commesso può solo toccare il vassoio e non il contenitore, lo riempie con il prodotto richiesto e infine porge al consumatore il vassoio.

Sarà il consumatore a richiudere il contenitore. In questo modo la contaminazione della merce è ridotta al minimo.

UNVERPACKT LÄDEN

Un trend che si sta sempre più diffondendo è quello dei Unverpackt Läden (negozi di merce sfusa).

Finora se ne contano circa 150 su tutto il territorio nazionale.

Si tratta di negozi nei quali la merce viene venduta solo sfusa: frutta, verdura, cereali, pasta, riso, legumi, müsli, tutto senza imballaggi.

Ma vengono offerti al pubblico anche detersivi, saponi, shampoo in forma solida, dentifrici in polvere o crema in vasetti di vetro, rossetti in confezioni di cartone, mascara in confezioni plastic-free da applicare direttamente su un vecchio scovolino riciclato da confezione tradizionale (chi non ne ha uno in casa?).

I clienti portano i loro contenitori, li fanno pesare per stabilire la tara, li riempiono con ciò di cui hanno bisogno, fanno ripesare il contenitore pieno e pagano solo la merce.

Insomma, in Germania le iniziative per ridurre il consumo di plastica e di imballaggi in generale non mancano. Certo è che non possiamo bandire del tutto la plastica dalla nostra vita: computer, cellulari, TV, automobili: la plastica si nasconde in molti oggetti di uso quotidiano.

plasticaQuello che possiamo fare, anzi dobbiamo fare, è cercare di risparmiare o di rinunciare al suo utilizzo ogni qualvolta ci è possibile. Basta seguire alcune semplici regole:

  • non utilizzare oggetti usa e getta: posate, bicchieri o piatti di plastica, cannucce
  • comprare possibilmente alimenti sfusi e non imballati
  • utilizzare bottiglie di vetro e non di plastica
  • utilizzare più volte le buste di plastica o utilizzare buste di altri materiali
  • rinunciare al caffè “to go” oppure utilizzare una tazza di bambù
  • utilizzare cosmetici senza micro-plastica
  • utilizzare vestiti confezionati con materiali naturali e non sintetici
  • differenziare la spazzatura in maniera corretta

Allora chi si unisce a me nella guerra alla plastica? Insieme possiamo fare tanto!

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