Bebe Vio, in punta di fioretto contro le avversità

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Bebe Vio campionessa italiana

Bebe Vio è una delle personalità più in vista e più amate del mondo dello sport.

La giovane atleta paralimpica ha portato sotto i riflettori la sua battaglia e la sua straordinaria forza di volontà. Sempre sorridente, sempre pronta ad affrontare gli ostacoli in punta di fioretto.

Come una moderna Lady Oscar, questa ragazza si è rivelata una formidabile combattente, nella vita come nella scherma. Con la sua prorompente vitalità e un’intelligenza arguta, Bebe Vio si è conquistata l’affetto di numerosi fan.

E anche nei confronti dei detrattori ha saputo guadagnarsi l’ultima parola, sfidando gli haters con eleganza e verve.

Ma chi è questa piccola grande donna coraggiosa? Conosciamola insieme!

Bebe Vio, biografia e curiosità

Bebe Vio è nata a Venezia, il 4 Marzo 1997. Il suo nome completo è Beatrice Maria Adelaide Marzio.

Fin dalla più giovane età si dimostra appassionata di scherma, un sogno che insegue con solerzia e determinazione.

Bebe guerriera coraggiosa

Lo straordinario coraggio negli occhi di Bebe

Quando ha undici anni, Bebe Vio si confronta per la prima volta con la malattia che segnerà per sempre la sua vita. Contrae infatti una meningite fulminante che le costerà gli avambracci e le gambe.

Ma la malattia non riesce ad avere la meglio sul suo coraggio e la sua grinta. Bebe vuole tornare a combattere, vuole tornare a dedicarsi alla sua scherma.

Si sottopone così a un’intensiva riabilitazione e fisioterapia, che le permette di riprendere in mano il fioretto grazie all’utilizzo di nuove protesi appositamente disegnate.

Da allora diventa una portavoce,  a livello mondiale, dei diritti degli atleti paralimpici e di come sia possibile praticare attività sportiva anche su una sedia a rotelle.

L’esperienza drammatica della malattia

Di certo per Bebe Vio non è stato facile affrontare la malattia che tanti sacrifici le ha imposto.

Una sfida tanto più difficile da accettare in quanto la meningite l’ha colpita a un’età particolarmente vulnerabile come possono essere gli undici anni.

Bebe Vio combatte nonostante la malattia

La malattia non è bastata a fermare la giovane campionessa paralimplica

Bebe Vio era già stata vaccinata contro la meningite di tipo A. Tuttavia i dottori avevano consigliato ai genitori di attendere che compisse quindici anni prima di effettuare anche il vaccino per il meningococco di tipo C. A tutt’oggi, il padre di Bebe Vio è un convinto sostenitore dell’importanza di vaccinarsi.

Le condizioni di Bebe peggiorano con rapidità allarmante poco dopo il suo ricovero. La ragazza deve letteralmente lottare per la vita, ed è una battaglia senza esclusione di colpi. La meningite le causa gravi emorragie interne che rischiano di ucciderla.

A quel punto i medici sono costretti a prendere una decisione drastica, amputandole gli avambracci e le gambe all’altezza delle ginocchia. La malattia le lascerà anche numerose cicatrici su tutto il corpo, di cui oggi lei è orgogliosa, come una vera guerriera.

Fortunatamente gli interventi vanno a buon fine e le condizioni di Bebe iniziano lentamente a migliorare. Ha inizio la battaglia più dura; quella per recuperare l’autonomia e tornare a vivere… e a sognare.

I successi sportivi di Bebe Vio

La carriera sportiva di Bebe Vio è la conferma di come questa ragazza straordinaria non si sia mai lasciata schiacciare dalle avversità. Per quanto spaventose e drammatiche possano essere.

Nel 2010 vince la sua prima competizione ufficiale di scherma a Bologna; è l’inizio di una serie di successi destinati a renderla un’icona mondiale.

Bebe Vio pronta a combattere

Bebe Vio ha ottenuto una serie strepitosa di successi sportivi

Dopo aver vinto diverse Coppe del Mondo di scherma, si classifica titolo europeo assoluto paralimpico al campionato di Strasburgo nel 2014. L’anno dopo diventa campionessa mondiale Under-17 a Varsavia.

Anche il 2015 è un anno di successi straordinari per Bebe Vio, che viene incoronata campionessa mondiale in Ungheria. Ma l’anno dopo, il 2016, si rivela addirittura indimenticabile; perché a Rio de Janeiro, durante i giochi paralimpici, Bebe ottiene la medaglia d’oro. Un altro campionato  lo vincerà nel 2018,  a Terni nel corso degli europei.

Un orgoglio “azzurro”, un simbolo di coraggio e forza d’animo. Bebe Vio è tutto questo e molto di più.

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