Dal 1945 ad oggi: donne alla conquista dei propri diritti

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Era il 1° Febbraio del 1945, con il Decreto Legislativo n. 23 il diritto al voto venne esteso anche alle donne. Uno dei traguardi più importanti nella lotta contro le discriminazioni di genere e una conquista per la parità dei diritti. Donne forti e coraggiose si sono opposte ad uno stato e ad una Costituzione maschilista, ottenendo il tanto agognato diritto al voto.

Cosa è successo da quel lontano 1945 ad oggi? La storia di una continua lotta alla conquista dei propri diritti e delle donne che non si sono mai arrese.

Suffragio femminile

Suffragette

Votes For Women

In tutto il mondo il primo grande traguardo per le donne è stato il suffragio femminile, l’estensione del diritto al voto anche per il gentil sesso. A portare avanti quello che fu un vero e proprio movimento globale furono le suffragette, un gruppo femminista che in tutto il mondo lottava per il diritto al voto.

I primi stati al mondo ad estendere il diritto al voto anche alle donne furono la Repubblica Corsa, nel 1755, le isole Pitcairn nel 1838, nonché la Toscana, nel 1849.

Nella moderna Europa, il primo stato a estendere il diritto al voto fu la Finlandia, nel 1907. In Italia abbiamo dovuto attendere fino al 1945.

1945-1946­: le donne possono votare ed essere elette

Il 1° Febbraio del 1945, come detto, le donne ottengono il diritto al voto, ma dovranno attendere fino al Marzo del 1946 per poter esercitare il diritto conquistato. Si tratta delle elezioni amministrative. Ma questo primo diritto al voto passa in secondo piano, a rimanere per sempre nelle memorie degli italiani è un altro voto storico: il 2 Giugno del 1946.

Diritto al voto

È nata la repubblica italiana

È la seconda volta nella storia che le donne italiane possono votare. È il referendum più importante della storia del Bel Paese: monarchia o repubblica. La seconda volta che le donne mettono piede in un seggio, una giornata che tiene tutti con il fiato sospeso, il resto è storia.

Nello stesso anno le donne ottengono un altro importante diritto: oltre a poter votare, possono anche essere elette.

Con l’acquisito diritto al voto passivo e attivo le donne diventano protagoniste della nuova Repubblica Italiana. 21 furono le donne elette quel 2 Giugno del 1946, le nostre madri costituenti.

1948: Parità dei diritti

Diritto al voto

Le donne possono votare!

Il 1948 è un altro anno epocale, siamo nel decennio della ribalta femminile. Due articoli della Costituzione italiana sanciscono la parità di genere.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali”.

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione”.

I primi anni

Sono passati solo pochi anni dal suffragio femminile e si iniziano a vedere le prime ripercussioni. Fino al 1950 le mamme lavoratrici non avevano alcun diritto. Adesso, delle nuovi leggi, tutelano quelle stesse madri. Si introduce la legge che vieta il licenziamento fino al primo anno di vita del bambino e quella del trattamento economico dopo il parto.

I diritti conquistati negli anni ‘60

Grande movimento c’è stato anche negli anni ’60. Un paio di decenni dopo il suffragio femminile le cose iniziano ad assestarsi e a prendere una forma concreta.

Nel 1963 è la svolta dal punto di vista lavorativo. Cessano le “clausole di nubilato” e tutte le professioni e gli impieghi pubblici si aprono definitivamente anche alle donne. Nel 1968 l’adulterio femminile cessa di essere un reato.

I difficili anni ‘70

I diritti delle donne

1970: legge sull’aborto

Arriviamo negli anni ’70. Era il 1971 quando le mamme lavoratrici ottengono un altro importante diritto e aiuto: le scuole materne e gli asili nidi comunali. Nel 1975 una nuova legge stabilisce la parità tra i coniugi, ma per la parità giuridica tra i figli, dovremo attendere fino al 2012.  Lo stesso anno (1975), le mogli italiane acquistano il diritto di utilizzare il proprio cognome.

Negli anni ’70 si toccano altri due importanti argomenti, che creano discussioni e portano a grandi manifestazioni. Stiamo parlando delle leggi sull’aborto (1970) e sul divorzio (1978).

I diritti conquistati negli ultimi anni

Ci avviciniamo alla fine del millennio e del secolo, l’Italia guarda al futuro e anche le donne italiane. Era il 1981, nemmeno 40 anni fa, quando, finalmente, sparisce il “delitto d’onore”. E, incredibilmente, era solo il 1996, quando la violenza sessuale, fino a quel momento considerato reato contro la moralità pubblica, diventa reato contro la persona. Ma dovremmo attendere anni decisamente più recenti per leggi come quelle che introducono il reato di stalking (2009) o il femminicidio, il quale appare per la prima volta in un decreto legge nel 2013.

Una lotta alla conquista dei propri diritti che dura da più di 70 anni e che continua ancora, perché le donne non si arrendono mai.

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