Ho scelto l’amore

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Ho scelto di amare

Ho scelto l’amore, sempre, anche se non ho mai potuto davvero scegliere nella mia vita.

Sono nata e cresciuta in un’epoca nella quale la donna contava ancora meno di ora. In un periodo nel quale il giudizio delle persone era il metro di giudizio unico sulla valutazione del buon nome del singolo.

Sì, sembrano passati anni luce… ma in fondo sono nata quasi quarantaquattro anni fa. Non sembra poi così lontano.

Eppure, quel retaggio culturale ha condizionato tutta la mia vita. Mi ha accompagnata fin dalla nascita e, forse, continua a farlo anche oggi.

Ho sempre taciuto, o almeno ci ho provato. Ho sempre messo la sofferenza altrui davanti ai miei bisogni.

Invece avrei dovuto comunque scegliere di poter amare liberamente, senza per questo togliere qualcosa a qualcun*.

E in cuor mio l’ho fatto: ho scelto di amare. Non l’ho mai detto a voce alta, non l’ho mai ammesso. Per non ferire, per non soffrire.

Ho amato mio padre. Quello vero, quello che ha contribuito alla mia nascita. E l’ho amato più di quanto potessi immaginare.

Lo conosco da sempre. Mi ha riconosciuta. Ma non l’ho potuto vivere.

Sono state fatte delle scelte e io sono stata adottata a 11 anni.

Lui ha sbagliato, me lo ha sempre detto. Mi ha chiesto scusa un’infinità di volte. Io ho sempre provato a perdonare, ma in realtà ho sempre cercato un rapporto.

Una cosa che mi ha sempre colpita era l’amore che mi trasmetteva. È stata una costante nel nostro rapporto. Nonostante la mia rabbia, il mio rinfacciargli costantemente tutto, lui incassava… Ma continuavo a percepire il suo amore.

Mio padre è morto l’8 settembre del 2023. Neanche un mese fa.

ho scelto l'amore

Papà

Non ero pronta. Nonostante anni di malattia e sofferenza ho sempre creduto che ne sarebbe uscito vincitore, o forse ci speravo talmente tanto che non vedevo la realtà.

Non ero pronta a perdere qualcuno che non ho mai avuto.

Non è facile la condizione di adottata. Non nel mio caso almeno. Sono cresciuta ricoperta dall’amore smisurato di mia madre, che è stata anche padre, e con un padre adottivo che chiamo ancora papà (purtroppo) che è stato un uomo terribile, e che vorrei poter cancellare da ogni mio ricordo.

No. Non ho avuto una vita facile. Ho imparato sin da piccola a mentire su chi ero, a non essere libera di esprimere me stessa, a non raccontare. Semplicemente perché era più facile. Meno domande alle quali non sapevo cosa rispondere, meno sofferenza per chi mi stava intorno, meno pensieri per me.

Anche quando andavo a trovare di nascosto il mio vero papà mentivo.

Raccontavo di avere una vita felice, piena… ma la realtà era solo che volevo scappare da  tutto. Rinascere in una famiglia “normale” dove i genitori si amavano, si facevano le vacanze, si giocava a carte tutti insieme… insomma, volevo un’altra vita.

Ma la vita non ce la possiamo scegliere, e ho imparato a farmela andare bene, cercando di andare avanti ogni giorno, chiudendo in un angolo nascosto di me stessa tutta la sofferenza.

La morte di mio padre ha fatto riesplodere tutto. Non so perché. Ma è crollato tutto il mio castello immaginario di vita felice.

Ho la mia famiglia, ho tutto. Ma manco io. Una parte di me è morta per sempre. Con mio padre. Perché non tornerà mai più. Non sarò mai più bambina. Non potrà scegliere di crescermi, non potrà scegliere di farmi tenere il mio cognome di nascita. Il suo Sliding doors non si avvererà mai.

Ho scelto l'amore

Ho scelto l’amore

È andata così. Devo accettarlo.

Ho nel cuore gli ultimi giorni accanto a lui ad asciugargli il viso. A dirgli che poteva andar via sereno, che io gli volevo bene come se mi avesse cresciuta.

A promettergli di ricominciare a scrivere, perché è nel mio dna, perché mio nonno era uno scrittore conosciuto e apprezzato, e da qualche parte doveva pur venire questa voglia perenne di scrivere.

Mi ha lasciato in dono miei fratelli. Amore puro per me. Li sento e ne o bisogno quotidianamente.

Mi ha lasciato mia cugina Roberta, una delle persone più buone e speciali che abbia mai conosciuto.

Mi ha lasciato la consapevolezza di essere quella che sono grazie a mia madre, e soprattutto grazie a me, alla mia forza, alla mia tenacia.

Ma soprattutto mi ha lasciato la libertà di scegliere l’amore… comunque!

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