Le Plurali Editrice, libri femministi

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Le Plurali Editrici

Ho scoperto per caso questa iniziativa che non può non incuriosire tutte noi. E d’altronde lo slogan stesso dice già tutto: “Le Plurali Editrice, libri femministi per menti curiose”. Siete curiosi? Vogliamo saperne di più.

Una casa editrice per sole autrici donne

Partiamo con la prima interessante curiosità de Le Plurali: pubblicano solo autrici donne!

Il perché? “Bisogna colmare un vuoto culturale che va avanti da secoli. Le donne devono riappropriarsi della loro voce”.

Le Plurali

In questa casa editrice pubblicano solo autrici donne

La nuova casa editrice si autodefinisce: “femminista, indipendente, inclusiva, curiosa”. Donne e solamente donne, che vogliono far sentire la loro voce, a colpi di penna. A fondare la casa editrice, ovviamente, quattro donne: Beatrice Gnassi, Clara Stella, Hanna Suni e Valentina Torrini.

Le quattro donne fondatrici si sono conosciute mentre collaboravano insieme per il blog di un editore. Loro compongono l’intero staff de Le Plurali: sono traduttrici, grafiche, illustratrici e, anche, autrici.

Il loro sogno era lavorare con i libri, avere a che fare con i libri, e dare voce alle donne.

La nascita de Le Plurali

Le Plurali è stato registrato come marchio pochi mesi fa: ufficialmente l’8 marzo 2021, una data simbolica, ovviamente.

Le Plurali

Le Plurali nasce l’8 marzo 2021, una data simbolica

Ci muove l’amore per i libri. Siamo tutte e quattro appassionate di libri, dell’oggetto libro, anche se le nostre pubblicazioni si trovano pure in e-book. Lavorare con i libri è sempre stato il nostro sogno. Dietro i nostri libri c’è il desiderio di portare avanti una filosofia di vita che è quella del femminismo”, spiega Valentina Torrini.

Le Plurali sono appena nate e sostengono di essersi date tre anni di tempo, tre anni per farcela, per essere indipendenti e per dimostrare il loro valore. Una strada ancora tutta da percorrere.

Libri femministi per donne… e uomini

Abbiamo scelto di pubblicar solo autrici per colmare un vuoto culturale che va avanti da secoli. Le donne devono riappropriarsi della loro voce, parlare per loro stesse, raccontare la loro storia personale in cui pure altre donne possono riconoscersi.

C’interessa l’intersezionalità, non un femminismo che riguardi solo le donne bianche ed etero, ma anche le donne che hanno un’altra sessualità e origini diverse. L’inclusività si basa sul rispetto dell’altra/altro.

Le Plurali rispecchia la nostra idea di femminismo, un femminismo che comprenda, per esempio, anche le donne non biologiche e, magari, pure gli uomini. Il nostro slogan “libri femministi per menti curiose”, fa riferimento alla mente, che è senza genere. Speriamo che siano interessati ai nostri libri anche gli uomini”, conclude, infine, Torrini.

Le prime uscite

Come abbiamo detto, la casa editrice Le Plurali è davvero recente e le prime uscite sono ancora limitate. Ma tra di esse spiccano alcuni titoli. Come Lady Cinema, “Guida pratica per attivare le tue lenti femministe”, proprio della Torrini stessa. L’autrice ci propone una riflessione su un tema molto delicato: come vengono rappresentate le donne al cinema? Stereotipate e create ad hoc per un pubblico maschile, per come gli uomini vedono o vogliono vedere le donne.

Le Plurali Editrici

Prime uscite de Le Plurali Editrici

Ma non si limita a descrivere il ruolo delle donne che sono davanti alla macchina da presa, ma anche di quelle che si trovano dietro di essa.

In evidenza, poi, c’è anche “Girls will be girls”, di Emer O’toole, anche qui si entra nel mondo degli stereotipi e di come alle donne venga affidato un copione su come devono essere nella vita, sin dal momento in cui vengono al mondo.

Le Plurali Shop

Sul sito e negli store si possono trovare anche alcuni prodotti femministi, come la shopper in cotone naturale con incisa una frase di Marie Curie: “Com’è essere sposate a un genio? Non so, chiedete a mio marito!”.

Troviamo anche la t-shirt femminista in cotone organico con la frase di Louisa May Alcott: “Non ho paura delle tempeste perché sto imparando come governare la mia barca”.

Non tutte crediamo in questo piccolo progetto de Le Plurali, che speriamo diventi al più presto un grande progetto.

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