18 Anni: Auguri Rebecca

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18 Anni Mamma, la mia prima figlia diventa maggiorenne e a me sembra sia nata ieri!

E’ vero che il tempo vola. Mio nonno mi diceva sempre: vivi, perché tra chiudere e riaprire gli occhi vola una vita.

Mi sembra ieri che poco più che diciottenne mi chiudevo in bagno sola e di nascosto facevo il mio primo test di gravidanza!

Ricordo bene le emozioni di quel momento: io bambina cresciuta troppo in fretta, nata già grande come mi dicevano mie sorelle, tutt’ad un tratto mi sentivo così piccola e indifesa.

Ho vissuto quei momenti con angoscia, paura. Avevo terrore della reazione di mio padre, avevo terrore di come sarebbe potuta cambiare la mia vita.

La paura di non poter continuare gli studi, di dovermi davvero comportare da adulta. L’ansia di avere accanto un uomo ancora troppo bambino.

Rebecca

La decisione di diventare madre

Ricordo ancora la prima reazione di mia madre. Aveva allora l’età che ho io adesso, doveva compiere 38 anni! Assurdo come ripercorrere quei momenti e immedesimarmi ora in lei mi fa capire tante cose, mi fa capire lei!

L’aborto le era sembrata la soluzione più giusta: mio padre non avrebbe mai accettato una cosa del genere, il mio ex marito non era assolutamente pronto a diventare padre, e ora dopo anni ne ho avuto la conferma, e io non potevo rinunciare all’università e alla mia giovinezza.

Ma dopo un primo momento di smarrimento, dopo tante notti insonni, dopo aver rimuginato per giorni, io la mia decisione l’ho presa: sarei diventata Mamma!

Non mi importava di non vivere come le mie coetanee, non mi importava non poter continuare gli studi, non mi sarebbe importato se avessi dovuto affrontare tutto da sola, dentro di me c’era mia figlia e io ero già una madre!

Roberto e Rebecca

La gravidanza, la scuola, il matrimonio, il parto!

Nonostante le nausee, le contrazioni già al quarto mese di gravidanza, sono riuscita a frequentare l’ultimo anno di scuola superiore.

Ricordo ancora le fughe in bagno a vomitare durante le lezioni e le mie compagne che mi seguivano preoccupate!

Oggi quasi mi viene da sorridere. In quel momento avevo così tanta paura.

Paura di ciò che sarebbe stato, di non riuscire ad essere all’altezza.

Ci siamo sposati con rito civile ad aprile del ’99, ero al quinto mese di gravidanza, e dovevamo “per Forza” riparare al danno. Siamo subito andati a vivere insieme, e io ho passato gli ultimi mesi di gravidanza sui libri, a preparare l’esame di maturità.

Sono riuscita a diplomarmi il 2 luglio di quell’anno, circa un mese prima di dare alla luce la mia bambina.

Rebecca un concentrato di felicità in una vita difficile

Ho rotto le acque alle 9.30 del 20 agosto 1999. Ricordo quella sensazione stranissima. Ero a letto, riposavo e all’improvviso mi sono sentita caldissima e bagnatissima. Ho chiamato subito mia madre, ho fatto una doccia e ho aspettato che mio marito mi accompagnasse all’ospedale.

Naturalmente avevo mal di testa, stavano cominciando i miei primi attacchi di cefalea.

Non avevo ancora dolori, ma stavano arrivando.

L’arrivo in ospedale è stato una coccola. Il mio medico era diventato da 2 giorni primario dell’Ospedale Santa Barbara di Iglesias, dove sono nati 4 dei miei 5 figli.

Rebecca e suo figlioccio e fratello Alex

Era emozionato anche lui, era il medico di mia madre e dopo aver fatto nascere i suoi figli avrebbe accompagnato anche me in questa meravigliosa avventura.

Mi ha sempre tranquillizzata sapere di averlo accanto durante le mie gravidanze e i parti.

Sono stata trattata da lui con affetto paterno. Dottor Santeufemia è stato per me il Medico, il tranquillizzatore.

Ogni mia paura, ogni mio dubbio, veniva sempre accompagnato dalle sue rassicurazioni e dai suoi sorrisi.

Per la nascita di Rebecca è stato con me tutto il tempo. Non mi ha lasciata una attimo. Ho partorito alle 16.45 di quel caldissimo 20 Agosto del 1999, tra lacrime di gioia, coccole di un personale medico meraviglioso, con le carezze di un ostetrica stupenda, Ignazia.

Rebecca è nata nella gioia e appena me l’hanno appoggiata sul petto mi è esploso il cuore.

Essere madre: il mio destino

Rebecca mi ha insegnato l’amore. Prima di lei non sapevo cosa significasse amare qualcuno più di se stessi.

Rebecca mi ha insegnato che essere madre è la cosa che più mi fa stare bene, più mi fa sentire viva.

Rebecca rappresenta i miei vent’anni, il mio divertimento, le mie rinunce e le mie vittorie. Rappresenta il mio divertimento a giocare con lei, la mia discoteca a ballare con lei, il mio far tardi la notte a cullarla per farla addormentare. 

Rebecca rappresenta la mia forza, il mio essere donna. Rebecca mi ha dato la vita, quella vera, quella che vale la pena di vivere.

Mi ha fatto dimenticare le sofferenze, le rinunce e mi ha fatto conoscere la ricchezza, quella vera, quella che ti porti dentro e che ti fa guardare tutto con occhi diversi.

Rebecca anche se non lo sa, mi ha fatto innamorare della maternità e alla fine è anche colpa sua se ho fatto 5 figli!(ahahah)

La Frack e Rebecca

Tanti auguri vita mia

Ora lei si sta aprendo alla vita. 18 anni sono una tappa importante. Domani sarà un giorno speciale, unico.

Non posso regalargli la festa che desiderava, dobbiamo rimandarla di qualche settimana; non posso regalarle quel viaggio che sognavo per lei, dobbiamo rimandare anche quello di un anno almeno.

Posso regalarle però tutto il mio tempo, il mio amore, la mia dedizione e la mia esperienza.

Posso regalarle la mia vita e dedicarla completamente alla sua felicità.

Lei che è la miglior donna che abbia mai conosciuto, che ha una parola di conforto per tutti, che mi fa da mamma quando il mio mal di testa non mi fa alzare dal letto.

Lei che fa la mamma ai suoi fratelli, lei che si scioglie di felicità per un “sì puoi andare in discoteca” lei che si emoziona ancora se le regalo un mascara.

Tanti auguri amore mio, continua a guardare la vita con i tuoi occhi sognanti, continua a credere nei tuoi sogni, continua a vivere con amore, continua a farmi sentire la madre più fiera del mondo, continua ad essere semplicemente come sei.

Ti Amo, la tua Mamma “maggiorenne”.

2 comments

  1. Elisabetta Nonis 26 Agosto, 2017 at 22:52

    Nel ’99 c’era ancora l’usanza di sposarsi solo perché incinte???? Io sono nata nel ’90 e i miei che però avevano più di 30 anni non erano sposati e l’hanno fatto molto dopo. Né eri sposata io quando a 23 anni ho avuto mia figlia , ma era una cosa che nessuno ha nemmeno notato

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