La Llorona, un horror al femminile

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La Llorona

“La Llorona – Le lacrime del Male” è il titolo del nuovo film horror diretto da Michael Chaves, uscito nei cinema italiani il 17 Aprile.

Una pellicola interessante anche e soprattutto per un pubblico di donne. Perché “La Llorona” è un film dall’impianto fortemente femminile, dove le donne sono il cardine e il fulcro attorno a cui ruota tutta la vicenda.

Siamo abituati a horror in cui le protagoniste femminili vengono insidiate da spettri, vampiri o entità demoniache di vario genere, ma che quasi sempre hanno sembianze o connotazioni maschili.

E in effetti uno degli elementi cardine del genere horror è proprio la dicotomia di fondo fra la morte e le pulsioni sessuali, declinate anche attraverso la violenza e lo splatter.

Se pensiamo a un qualsiasi film horror, infatti, ci vengono in mente personaggi iconici come Freddy Krueger, Jason, Michael Myers o il demone Pazuzu. Incubi viventi che mietono vittime regolarmente femminili.

Al contrario, ne “La Llorona” le protagoniste sono tutte donne. E il film stesso può essere visto come un conflitto tra due concezioni diverse del femminile, due mondi diversi, incarnati nei personaggi dell’eroina e della Llorona.

“La Llorona, le lacrime del male”

La storia inizia in Messico, dove una famiglia viene sconvolta dalla morte e dalla tragedia. La loro sanguinosa fine diventerà una leggenda destinata a tramandarsi nei secoli.

La leggenda della Lllorona, la donna che piange. Una sorta di Banshee che rapisce i bambini per affogarli, sostituendoli così ai due figli morti in tragiche circostanze.

Il film si sposta quindi a Los Angeles, dove l’assistente sociale Anna-Tate Garcia (Linda Cardellini) sta seguendo un delicato caso di abusi su minori.

Quando la donna si reca nell’appartamento dove Patricia Alvarez (Patricia Velasquez) ha intrappolato i due figlioletti, non sospetta minimamente di stare per scatenare la vendetta cieca della Llorona, interpretata magistralmente da Marisol Ramirez.

Un mito che lei, nonostante le sue origini latino americane, neppure ha mai sentito nominare. ma con cui si troverà a dover fare i conti inaspettatamente, per la salvezza della sua stessa famiglia.

Anna dovrà così avventurarsi alla scoperta dell’oscuro e insondabile “oltre”, contrapposta a uno spirito dalle sembianze femminili deciso a portarle via quanto ha di più caro al mondo. La Llorona è in agguato e lo scontro si preannuncia da subito senza esclusioni di colpi.

Anna Garcia, la protagonista

Il personaggio di Anna è sicuramente uno dei punti di forza del film “La Llorona – Le Lacrime del Male”.

Anna è una donna in carriera, istruita e dal solido background professionale. Nel suo lavoro è scrupolosa, dinamica, ma si approccia ai suoi assistiti anche con una sconfinata empatia che le permette di fare breccia nella diffidenza delle persone.

Ma prima di tutto, Anna-Tate Garcia è una madre.

Anna, la protagonista del film La Llorona

Anna-Tate, uno splendido personaggio protagonista per il nuovo film di Michael Chaves

La sue esistenza si snoda fra un lavoro impegnativo e frenetica gestione di due figli ancora piccoli, Chris e la sorella Sam. Tra scuola, compiti a casa, pasti e lacrime.

Perché la famiglia di Anna Garcia è stata recentemente sconvolta da un terribile lutto. Il marito, agente di polizia, è infatti morto, lasciando un vuoto incolmabile nelle loro vite.

Anna è rimasta sola, e su di lei gravano un ventaglio di responsabilità che a volte sembrano schiacciarla. Ha paura di perdere i figli, ha paura di soffocarli con le sue apprensioni, ha paura di non trascorrere abbastanza tempo con loro.

L’unica sua certezza, che diventerà un’armatura per lei nel corso del film, è l’amore totale che nutre per Chris e Sam.

Ma Anna sarà chiamata ben presto a scontrarsi con tutti i suoi incubi. Che hanno l’aspetto e gli occhi della donna piangente, la Llorona.

La Llorona e la sua leggenda

Antagonista del film è a sua volta una donna, vissuta molti anni prima e che è stata condannata a non trovare pace dopo la tragedia che ha sconvolto la sua esistenza.

La Llorona è una leggenda molto famosa in Sud America, spesso accomunata alla Banshee irlandese.

La Llorona

Le lacrime della Llorona

Nel film di Michael Chavez, il suo personaggio rappresenta la cieca ambizione e l’egoismo che si celano dietro alla vanità. La Llorona in vita era stata la donna più bella del paese in cui abitava. Proprio la sua bellezza le aveva consentito di coronare i suoi sogni, sposando l’uomo che amava e diventando madre di due splendidi bimbi.

Ma la vanità è ingannevole e fatua. Ecco quindi che quando il marito la tradisce per una donna più giovane, la Llorona reagisce scatenando la sua collera. Degna erede latina della Medea greca, la Llorona si lascia travolgere dall’ira e dalla gelosia.

E come in vita la Llorona si era accanita su chi non poteva difendersi, così il suo fantasma proietta la sua rabbia contro persone inermi, che non c’entrano nulla con lei.

Un horror al femminile

La vanità della Llorona e la sua ricerca di un vano ideale di bellezza esteriore si scontrano, nel film, con la fiera determinazione di Anna. Una madre segnata dalla tragedia, una donna forte e carismatica che si staglia contro un’altra madre, impazzita dal dolore e lacerata dai sensi di colpa.

Anche i personaggi secondari sono donne, come Patricia Alvarez, madre anche lei, in bilico sul ciglio della follia e della più cieca superstizione.

Anna e Patricia in carcere

Il colloquio in carcere tra Anna e Patricia

E fra i due figli di Anna è la piccola Sam, con la sua ingenuità da ragazzina, a rendersi protagonista di alcune delle scene più agghiaccianti e adrenaliniche del film.

Il fratellino Chris sogna di emulare le imprese paterne diventando a sua volta poliziotto, un’idea che ad Anna incute timore e preoccupazione.

Ma anche se è Chris il primo ad avere un contatto diretto con la Llorona, la posta in gioco non fa che alzarsi quando a entrare in scena è Sam. 

Sam

Sam, la figlia di Anna

I personaggi maschili, con la sola eccezione del marginale “curadero” Rafael, sono figure di contorno che entrano ed escono dalla pellicola quasi in punta di piedi. Ma il fulcro e lo scontro della storia che Michael Chaves porta sullo schermo è tutto sulle donne, vere protagoniste di questa storia in cui il brivido e il soprannaturale si scontrano con l’amore materno più puro e valoroso.

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