Regionali Sardegna, Conosciamo Simona Deidda

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Simona Deidda

Alle prossime elezioni regionali sarde scindono in campo Donne che si battono soprattutto per i diritti civili.

Una di queste è sicuramente Simona Deidda, insegnante e madre che in questa intervista apre le porte del suo privato e ci rende partecipi di aspetti intimi ma importantissimi della sua vita.

Sono molto felice di poterla ospitare nel mio magazine. Leggete cosa ci ha raccontato.

Chi è Simona Deidda?

Simona DeiddaS: Simona Deidda è una donna di 35 anni, sposata o meglio specificare, unita civilmente con Stefania da due anni e mezzo, con una figlia quasi quindicenne.

Faccio l’insegnante, o la prof come mi chiamano i miei alunni. Per chiudere l’orario insegno in tre scuole. 

Sono un’ Agrotecnica, specializzata in forestazione, agricoltura e sviluppo sostenibile.  Quindi come tutte le donne madri cerco di essere un equilibrista, tra il lavoro, la famiglia e l’attivismo.

Con mia moglie facciamo parte dell’associazione RETE GENITORI RAINBOW una associazione di Genitori che hanno avuto figlie e figli in relazioni precedenti o matrimoni eterosessuali. 

Perché hai scelto di candidarti?

S: La candidatura mi è stata proposta e dopo una serie di valutazioni ho accettato.
Di solito a casa facciamo a votazione e abbiamo avuto due voti a favore ed uno astenuto. Per il semplice motivo che il lavoro è molto impegnativo e una campagna elettorale mi avrebbe tolto del tempo da passare con la mia famiglia, ma sono state mia moglie e mia figlia a dirmi “Simo accetta“.
In Campo Progressista sono presenti tante donne di spessore che stimo, quindi  questo è stato motivo d’orgoglio che mi ha spinto a dire di si convintamente.
Ma il motivo principale del mio si nasce dal fatto che in questi tempi stracolmi d’ odio, con questi individui tracotanti, che si erogano il diritto di decidere sui nostri corpi e di  discutere sulle nostre vite, noi donne dobbiamo rappresentare gli anticorpi e la cura a questi “Pillon” “Fontana” di turno.
Che se ne dica, nel 2019 vogliono imporre le loro politiche antiabortiste, misogine, omofobe a discapito di tutte le libertà attualmente conquistate da donne e uomini. 

A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta?

Simona DeiddaS: Ho promesso che avrei portato con me la proposta di “Farmacia Politica” che ha prodotto insieme alle associazioni LGBTQ una legge contro L’OMO-BI-TRANSfobia.
E’ una legge scritta da dei ragazzi apartitici che hanno svolto un ottimo lavoro.  Se verrò eletta sarò una delle prime firmatarie di questa proposta e lavoreremo per tramutarla in legge regionale.
 
Io sono del Sulcis Iglesiente e quindi farei mie alcune vertenze prioritarie del nostro territorio. Girando il nostro territorio la richiesta è univoca: Vogliamo lavoro.
Dobbiamo ricostruire il nostro  territorio, procedere con le bonifiche, e ripartire restituendo la dignità alla nostra gente, tutelare i nostri lavoratori e rilanciare il nostro territorio tenendo conto delle nuove vie di sviluppo basate sull’eco-sostenibilità.
La Costituzione Italiana sancisce che ogni cittadino deve avere pari dignità, bene dobbiamo partire da questo, dal diritto al lavoro, allo studio, alla salute che devono essere fruibili per tutt*.
Ricostruire la Sanità che nel nostro territorio è diventata una triste barzelletta. Garantire il diritto del malato ad una cura accessibile.

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