Il diritto di non essere Perfetta

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Non so quanto tempo sia passato dall’ultima volta che ho aperto questo mio blog. Sicuramente settimane o mesi.

Non so perché o forse sì! Il fatto è che sento di non aver più nulla da dire.

La verità è che nell’ultimo periodo la paura si è impossessata di me: paura di dire la cosa sbagliata, paura di scrivere la cosa sbagliata.

E allora ho preferito chiudermi in me stessa, nei miei silenzi. Mi sono imposta di pubblicare ogni tanto qualche foto sui social per non destare sospetti, per continuare a far credere che tutto va bene.

Perché diciamocela tutta, i problemi sui social non si raccontano, e così come nella vita reale non devi mai farti vedere giù, debole, triste, preoccupata. Non devi andare controcorrente. Devi adeguarti alla massa, far vedere che tutto è perfetto, che sei felice, che ami da morire tuo marito, che hai un lavoro wow, che i tuoi figli sono belli, forti e sani, che fai shopping, che la tua casa splende e che sai far tutto perché meno problemi hai meno ne dai!

La verità però è un’altra

Lo so che scrivendo queste parole mi tirerò addosso un sacco di critiche. Mi immagino già screen che girano sulle varie chat: “Hai visto cos’ha scritto?” “Sicuro è in crisi con il marito” “Stai a vedere che è depressa”!

Sì, è questa la verità, appena proviamo a dire che qualcosa non va intorno a noi si forma il vuoto, cominciano le varie teorie su che cosa ci sia successo e i social non tradiscono questa usanza.

Viviamo in uno strano momento storico! Fuori sta scoppiando il finimondo, ma noi dobbiamo far vedere che tutto va bene, che stiamo bene, come se vivessimo in una realtà parallela.

E questo crea inevitabilmente una folle ansia da prestazione, perché cazzo, non va tutto bene!

Nonostante ciò che la società ormai ci impone io sento di avere il diritto di piangere, di sentirmi stanca, di non riuscire a truccarmi o a mettermi a dieta.

Ho il diritto di sentirmi inadeguata, fuori luogo, lontana anni luce dalla massa, senza però dover essere sempre giudicata.

La verità è che secondo me, ogni tanto, bisognerebbe fermarsi, guardarsi intorno. Usare il nostro tempo per leggere quel messaggio che ci viene inviato da qualcuno che ci segue o ci stima e provare a dedicargli un minuto.

La verità è che ogni tanto possiamo fermarci ad ascoltare le parole di qualcuno che sta male e ha bisogno di essere sentita, capita. Perché è vero che tutti abbiamo i nostri problemi, ma è anche vero che non tutti abbiamo la stessa forza per affrontarli.

Non so se pubblicherò questo articolo, forse perché alla fine anche io ho paura del giudizio altrui, ma credo di avere ancora il diritto di non essere una donna perfetta, una madre perfetta, una moglie perfetta!

E sento che ci sono tante persone che si sentono proprio come me.

A 40 anni suonati sono in un periodo molto down. Io che ho già sconfitto la depressione, mi sento di nuovo avvolta da un vortice che tenta di risucchiarmi, e io con tutta la forza che ho sto cercando di rimanere aggrappata a quell’albero della vita che è l’univo appiglio che ho: la mia famiglia!

So che ho tanto di cui andare fiera, ma so anche che ho tanto di cui essere delusa.

So anche che sono forte e ne uscirò, ma so per certo che ho il diritto di stare come sto ora perché, credetemi, i dolori della vita quando fai finta di averli superati prima o poi ti presentano il conto e a quel punto devi davvero affrontarli ed elaborarli tutti insieme.

A chi si ritrova in queste parole do un abbraccio immenso e dico di non perdere la speranza, di combattere e di contare prima di tutto su se stess*.

A chi invece ride compiaciuto di questa mia dipartita do un abbraccio ancora più forte augurando di non doversi mai sentire così!

 

 

 

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