Le donne innovatrici che creano il futuro

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Innovatrici

Ci sono persone che muovono le redini del mondo verso un futuro migliore. Donne la cui vocazione è l’innovazione, che guardano al futuro e lo plasmano a loro immagine e somiglianza. Quello verso cui stiamo andando non è dettato da leggi invisibili, sono i loro sogni che trasformati in realtà diventano il futuro di tutti noi. Ecco alcune tra le grandi donne che creano il futuro, che ogni giorno si alzano e scrivono il domani, innovatrici moderne che tra tecnologia e innovazione vogliono rendere il mondo un posto migliore.

Diva Tommei

Diva Tommei è una bioingegnera romana di 34 anni la cui invenzione è Caia. Cos’è Caia? È uno specchio robotico che assorbe la luce del sole e la propaga in luoghi dove in realtà non arriverebbe.

In realtà l’invenzione è arrivata a seguito di un problema personale: “Mi trovavo a Cambridge per fare un dottorato in Bioinformatica, trascorrevo molte ore in ufficio senza vedere la luce del sole. A lungo andare sono caduta in depressione. Questo mi ha portato a domandarmi: come avrei potuto portare la luce esterna negli ambienti chiusi?”.

Lei sa bene come, perché alla fine ci è riuscita, stampando i pezzi in 3D, per risparmiare, utilizzando un microchip, un sistema ottico, decine di sensori e un motore.

Diva Tommei

Diva Tommei

Maria Branchesi

Maria Branchesi è ricercatrice e professoressa al Gran Sasso Science Insitute, dell’Aquila, ed è stata la prima a rivelare le onde gravitazionali derivanti dalla collisione tra due stelle di neutroni. Ciò le valse anche un posto nella lista delle 100 persone più influenti del mondo secondo il Time, per essere una delle grandi donne innovatrici.

Maria Branchesi

Maria Branchesi

Laura Margheri

Tra le innovatrici c’è anche Laura Margheri, un ingegnere biomedico che ha deciso di intraprendere un corso alquanto particolare. La sua grande passione per gli animali e la natura l’ha infatti portata verso la robotica bioispirata, ovvero quella branchia della robotica che si ispira agli esseri viventi.

Laura Margheri

Laura Margheri

Al momento ha accantonato gli animali ed è passata alle piante. Si occupa, infatti, dello studio sulle radici robotiche, per esplorare il terreno e ottimizzare i processi agricoli, ma anche dei robot che traggono ispirazione dalle piante rampicanti.

Stefania Soldini

Stefania Soldini ha appena 32 anni e collabora con l’agenzia spaziale giapponese Jaxa, dopo aver girato mezzo mondo. Qui segue la traiettoria della sonda Hayabusa 2 da tre anni, sull’asteroide Ryugu,a 280 milioni di chilometri dalla Terra, il quale si pensa possa nascondere l’acqua.

La mia mente ogni giorno è su Ryugu, ed è così da quasi tre anni. È una prospettiva diversa, la Terra nelle mie simulazioni è un puntino. Un punto di vista che mi porta a sentirmi un vero cittadino del mondo”.

Francesca Bosco

Infine, quello di Francesca Bosco è un lavoro davvero entusiasmante e interessante. Lei, infatti, è una cyber criminologa. Si è laureata in giurisprudenza è ha iniziato a lavorare all’Unicri, l’Istituto interregionale delle Nazioni Unite, finché la sua responsabile non le chiese se le piacessero i computer. Da allora la sua vita è cambiata. Oggi lavora al World Economic Forum, al centro di Cybersecurity di Ginevra, dove si occupa di cyber resilienza. La sua professione completa in realtà è: Project Lead Cyber Resilience.

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