Regionali Sardegna, Conosciamo Isabella Murtas

2001
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Isabella Murtas

Tra le lacrime bianche dei pastori Sardi e le sfilate dei Politici d’oltremare, la campagna elettorale continua e sono tanti i nuovi volti che stiamo imparando a conoscere.

Gente del popolo che ha deciso di scendere in campo perché stanca delle tante promesse mai mantenute.

Arrivano le Donne di Sardegna a cercare di dare un nuovo volto alla politica sarda, conosciamo meglio Isabella Murtas quindi, quarantenne di Capoterra e mamma di una bimba di 2 anni.

Chi è Isabella Murtas?

Isabella MurtasI: Ho 40 anni,  vivo a Capoterra e lavoro da 19 anni presso Tiscali. Ho una figlia di 2 anni che si chiama Beatrice. 
Ho iniziato la mia militanza politica nella giovanile dei Democratici di Sinistra.

Sono oggi la segretaria cittadina del Partito Democratico di Capoterra.

Da anni ricopro il ruolo di rappresentante dei lavoratori, per la mia categoria sindacale, la Slc CGIL. Un ruolo che mi nobilita perché vivere quotidianamente con i miei colleghi le difficoltà e rappresentarle a nome di tutti è una grande responsabilità.

Sono convinta che i problemi di un singolo lavoratore rappresentino una parte dei problemi di tutti i lavoratori ed è per questo che fare la rappresentante sindacale mi riempie di orgoglio;

perché migliorare le condizioni di lavoro permette a noi lavoratori di lavorare meglio e di rendere più competitiva l’azienda nella quale lavoriamo.

Perché hai scelto di candidarti?

Isabella MurtasI: La mia candidatura nasce dalla base, da un ragionamento che parte dai 2 circoli democratici di Capoterra, un territorio strategico, collocato tra la città capoluogo e il polo industriale.

Un territorio delicato che ha privilegiato spesso altri obiettivi piuttosto che il rispetto della sicurezza delle persone, la sostenibilità ambientale e il rispetto della necessità e della forza della natura.

A questo si è aggiunta la volontà di mettere a disposizione del mio partito la mia sensibilità e la mia esperienza in un momento storico particolarmente difficile in cui prevale l’individualismo e manca il gioco di squadra.

A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta?

I: Ci sono diversi temi che mi stanno particolarmente a cuore.

In particolare i temi legati al lavoro, alle donne nel mondo del lavoro.

Alla tutela dell’ambiente, al diritto alla salute dei cittadine e alla sicurezza dei territori soprattutto verso il rischio idrogeologico.

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