CoronaVirus anche in Sardegna, siamo pronti?

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Coronavirus

È arrivato ieri nel tardo pomeriggio il decreto del Governo Conte che ha ordinato la chiusura delle scuole per arginare il contagio da Coronavirus.

Dopo notizie confermate e smentite di riflesso alla fine il Governo ha deciso: scuole chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo.

Il Comitato scientifico interrogato in merito dallo stesso Governo pare non fosse poi così tanto d’accordo a questa misura ritenuta addirittura insufficiente . Secondo gli scienziati infatti la chiusura doveva essere molto più lunga.

Ma sarà sufficiente davvero la sola chiusura delle scuole?

Abbiamo raggiunto nei giorni scorsi Sara Congiu, farmacista all’aeroporto di Cagliari e Le abbiamo chiesto come procede la vita nel principale scalo sardo.

Coronavirus

La Farmacista Sara Congiu

Sara ormai è allarme nazionale per il Coronavirus, è arrivato anche a Cagliari!
Tu sei una farmacista e lavori all’aeroporto Mameli, come si sta vivendo secondo te quest’allerta virus?

Direi bene! In aeroporto a Cagliari, sino al momento dell’uscita della notizia del ragazzo positivo nessun allarmassimo ingiustificato tra passeggeri (anche se i passeggeri che indossano la mascherina generano il panico negli altri passeggeri), grazie anche alla presenza dei bravissimi e pazienti colleghi aeroportuali che stanno riuscendo a gestire nel migliore dei modi la situazione.

Pensi che l’allarmismo generale sia giustificato?

Nessun allarmismo! Gli allarmismi contribuiscono solo ad aumentare il panico e la paura. La paura stessa è deleteria perché porta a mettere in atto dei comportamenti del tutto irrazionali: vedi per esempio la corsa folle ai supermercati per fare razzia di alimentari e beni di prima necessità.

Questo non vuol dire che dobbiamo sottovalutare il virus, anzi. Il solo modo di combatterlo (dal momento che non abbiamo ancora un vaccino in commercio) è cercare di rallentarne la diffusione, solo cosi potrebbero cessare i contagi e la replicazione del virus stesso.

Proprio per questo motivo è necessario attuare tutte le misure precauzionali atte al caso quali: lavarsi accuratamente le mani con acqua calda e sapone, non bere dallo stesso bicchiere, evitare contatti troppo ravvicinati, non frequentare posti troppo affollati e se si sta male stiamo a casa! Tutto è nelle nostre mani. La responsabilità individuale in questi casi è veramente importante.

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La Farmacista Sara Congiu

Sai dirci quanto effettivamente sia facile il contagio?

I casi di trasmissione di contagio da persone asintomatiche sono pochissimi. E’ nei primi giorni che si ha la massima contagiosità, per questo è necessario adottare misure restrittive quali l’isolamento.

Pensi che le misure adottate siano sufficienti?

Le buone norme igieniche, riportate sopra, sono quelle che dovremo adottare sempre. L’uso delle mascherine è consigliato solo in caso di raffreddore, influenza o nei pazienti immunodepressi.

Potremo aggiungere il caso del presidente francese Macron, che proprio ieri ha messo in atto il sequestro di tutte le mascherine per distribuirle agli operatori sanitari e a chi ne ha realmente necessità, a mio avviso ottima mossa per far capire l’importanza delle stesse e l’utilizzo smodato da parte di chi non ha bisogno.

Ringraziamo Sara e speriamo che questa triste parentesi per il nostro Paese si chiuda presto e si possa tornare alla vita normale il prima possibile.

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