Regionali Sardegna, Conosciamo Barbara Carrucciu

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Barbara Carrucciu

Siamo in dirittura d’arrivo, la campagna elettorale è ormai alla stretta finale. Ci si gioca le ultime carte.

Le nostre Donne però hanno ancora voglia di raccontarsi.

Conosciamo quindi meglio Barbara Carrucciu, quarantenne mamma di origine cagliaritana.

Chi è Barbara Carrucciu?

Barbara CarrucciuB: Sono nata a Cagliari, ho 40 anni. Provengo da una famiglia comune, i miei genitori erano operai.

A Cagliari ho studiato all’istituto “Suor Nicolò” dove ho conseguito il diploma psico-pedagogico.

Nel 2003 ho conosciuto il mio compagno grazie alla passione comune per il rugby, sport che abbiamo praticato entrambi, nel 2006 poi mi sono trasferita a Oristano.

Ho sempre lavorato con contratti a tempo determinato conoscendo così la precarietà lavorativa. Attualmente sono mamma a tempo pieno di due splendidi bambini: Tommaso ha 10 anni e Andrea 6 mesi.

Perché hai scelto di candidati?

B: La mia candidatura è stata improvvisa e inaspettata, ma ho deciso di accettare questa sfida con entusiasmo nella lista civica  “Futuro comune” con Massimo Zedda, per il collegio di Oristano.
Questo perché credo, da cittadina, che tutti possiamo partecipare alla vita politica per migliorare i problemi della nostra regione. Sono sicura che il nostro candidato presidente sia la persona giusta per questo obiettivo.

A cosa daresti priorità nel caso venissi eletta?

B: Ci sono molte cose di cui bisognerebbe occuparsi.
Barbara Carrucciu Innanzitutto darei priorità ai problemi sociali, alle famiglie, alle donne che lavorano, per far si che siano supportate per non dover essere costrette a lasciare il lavoro.
Ancora cercare di arginare lo spopolamento dei paesi, bisogna creare le condizioni perché i nostri giovani non siano costretti ad abbandonare i luoghi dove sono cresciuti, ma se così non fosse ciò dovrebbe essere una scelta non una costrizione appunto.
Legato a questo problema c’è anche la dispersione scolastica, bisogna incentivare i giovani che studiano con progetti validi che consentano loro un inserimento serio nel mondo del lavoro e supportare con borse di studio adeguate chi, invece, vuole continuare gli studi all’università.

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